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Professioni, ecco cosa cambia

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Giovedí 01 Marzo 2012

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COMPENSO
COMPLESSITÀ OPERATIVA
MEDIA
Il compenso professionale è pattuito liberamente tra le parti, ma deve essere preceduto dalla conoscenza degli oneri ipotizzabili comunicati analiticamente seppur di massima. Il decreto legge sulle liberalizzazioni abolisce il riferimento ad ogni tipologia di tariffa professionale. Sono ammessi solo parametri fissati dal Ministero della Giustizia, per dare un orientamento al giudice cui venga chiesto di liquidare d'autorità il compenso al professionista. Il compenso, in ogni caso, deve tener conto – in linea di massima – dell'importanza dell'opera. Il compenso potrebbe essre pattuito anche in modo verbale, ma la forma scritta è preferibile a tutela della trasparenza e delle parti.
CONCORRENZA
COMPLESSITÀ OPERATIVA
MEDIA
Per le professioni regolamentate il decreto legge 138/2011 fa salvo il presupposto dell'esame di Stato. In ogni caso, gli ordinamenti professionali, da riformare entro il 12 agosto, devono garantire che l'esercizio dell'attività risponda ai principi della concorrenza. Va assicurata la presenza dei professionisti su tutto il territorio e un'offerta diffusa, in modo che i clienti possano avere un'ampia scelta.
CONCORSI NOTARILI
COMPLESSITÀ OPERATIVA
ALTA
È previsto un ampliamento del numero dei posti di notaio. In tutto dovrebbero essere banditi da qui al 2014 1.550 posti per sedi ocalizzate secondo parametri di verifica delle esigenze locali. Il meccanismo prevede un censimento di nuove esigenze, connesse alla popolazione ed all'economia locale, sulla base di medie nazionali di attività professionale desunte dai repertori dei singoli notai. Quindi, da un lato vi sono concorsi con nuovi posti, dall'altro nuove sedi che soddisfano le esigenze del territorio. I concorsi avranno quindi tempi ristretti non solo nel bando ma anche nelle correzioni e nelle relative graduatorie, affinché i nuovi professionisti possano prendere servizio al più presto. Gli effetti di tale innovazione sono previsti come aumento della concorrenza tra professionisti, che a sua volta dovrebbe generare un abbattimento dei costi a favore dell'utente. Insieme con i costi, è presumibile anche una contrazione dei tempi, con maggiore velocità nelle prestazioni.
CONTRIBUTIVO PRO RATA
COMPLESSITÀ OPERATIVA
MEDIA
Il metodo di calcolo contributivo pro rata verrà imposto dal 1° gennaio 2012 agli iscritti delle Casse professionali che entro il 30 settembre non dimostrino di avere bilanci in equilibrio (entrate per contributi e uscite per prestazioni) per 50 anni. Non è chiaro cosa succederà nel caso di quilibrio per Casse che già adottano il contributivo. Il metodo di calcolo contributivo consente di determinare l'importo delle pensioni in rapporto ai contributi versati (attraverso un coefficnete di trasformazione della dote di contributi accumulata e in base alla pseranza di vita al momento del pensionamento). Il calcolo retributivo, invece, fa riferimento ai redditi o ai compensi percepiti durante un periodo più o meno lungo della carriera.
COOPERATIVE
COMPLESSITÀ OPERATIVA
BASSA
I professionisti potranno costituire anche societtà cooerative, costituite, prevede l'emendamento del Governo al decreto legge sulle liberalizzazioni – da non meno di tre soci.
CREDITO (ACCESSO)
COMPLESSITÀ OPERATIVA
MEDIA
Il decreto legge sulle liberalizzazioni consente ai liberi professionisti di partecipare al patrimonio dei Confidi, così da facilitare – grazie alla garanzia collettiva – più l'accesso al credito da parte degli studi.
D
DISCIPLINA
COMPLESSITÀ OPERATIVA
ALTA
Eliminate le tariffe, la forma scritta dell'incarico, i divieti di concorrenza basati sui prezzi, il divieto di pubblicità, l'attività degli organi disciplinari perde gran parte degli spazi di governo delle professioni. Perde, in particolare, il controllo sulla concorrenza effettuata attraverso la comunicazione e l'offerta di prestazioni. Rimane una possibilità di controllo attraverso il preventivo delle prestazioni (che deve esser redatto, anche se "di massima" e non necessariamente in forma scritta). Rimane anche il controllo disciplinare sui componenti iscritti all'Albo delle società tra professionisti e sulla composizione del capitale sociale. Confermato il controllo sulla dignità, diligenza e correttezza della professione, ivi comprese le sanzioni per scarsa frequenza agli aggiornamenti professionali. Di fatto, la disciplina rimane affidata agli Ordini per i rapporti con i clienti, ma perde incisività in materia di concorrenza tra colleghi.
  CONTINUA ...»

Giovedí 01 Marzo 2012
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